Intenzioni per riparare
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LE INTENZIONI PER RIPARARE

 

1° VENERDI': RIPARARE I SACRILEGI EUCARISTICI
A tale scopo si offr
a la Santa Comunione e la Messa, le preghiere e le opere buone della giornata

Fioretto: durante la settimana dire spesso, possibilmente al suono delle ore la giaculatoria:
"Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento!"

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, in riparazione dei sacrilegi eucaristici.

 

2° VENERDI': RIPARARE L'ABUSO DELLA CONFESSIONE
Fioretto:Esaminare la coscienza, per vedere come si siano fatte le Confessioni. Se sarà necessario, si faccia una Confessione più accurata del solito, come se fosse l'ultima della vita, come se si stesse sul letto di morte.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, in riparazione dei sacrilegi della Confessione.

 

3° VENERDI': RIPARARE LE BESTEMMIE
Si offrano a lui tutte le opere della giornata e della settimana in riparazione delle bestemmie.

Fioretto: sentendo qualche bestemmia, dire: "Dio sia benedetto!" oppure
"Signore, vi benedico per quelli che vi maledicono!"

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria in onore delle cinque Piaghe, in riparazione delle bestemmie.

 

4° VENERDI': CONVERTIRE I PECCATORI
Convertire un peccatore, come insegna Sant'Agostino, è un miracolo maggiore che risuscItare un morto. Eppure, il Sacro Cuore di Gesù desidera ardentemente che i peccatori si convertano.
Il primo mezzo per convertire i peccatori è la preghiera: i cinque Pater, Ave e Gloria alle cinque Piaghe, sono preghiera efficacissima.
Diceva un giorno Gesù ad un'anima, vittima straordinaria:
“Prega, prega molto per i peccatori! Quando un'anima prega per un peccatore con l'ardente desiderio che si converta, il più spesso si ottiene il suo ravvedimento, non fosse altro almeno al termine della vita, e l'offesa ricevuta dal mio Cuore viene riparata. Se il peccatore per cui si prega non si converte, la preghiera non è mai perduta, perchè da una parte consola il dolore che mi cagiona il peccato e dall'altra, la sua efficacia e potenza servono, se non a quel determinato peccatore almeno ad altre anime meglio disposte ad accoglierne i frutti.” Non perdiamoci dunque di coraggio se pregando per un'anima peccatrice, non ne vediamo subito la conversione.
Oltre alla preghiera, giova molto l'offerta dei sacrifici a vantaggio dei peccatori. Ogni sacrificio, per piccolo che sia, unito ai meriti di Gesù Cristo, acquista un grande valore ed ottiene un aumento di grazia al peccatore. Alle volte un sacrificio può salvare un'anima, come si rileva da ciò che disse la Madonna ad Josefa Menendez:
“Tu, figlia mia, questa mattina prima della Messa hai compiuto una piccola opera buona, con sacrificio e con amore. In quel momento c'era un'anima in procinto di cadere nell'inferno; il mio Figliuolo Gesù ha utilizzato il tuo piccolo sacrificio ed essa si è salvata. Vedi figlia mia, quante anime si possono salvare con i piccoli atti!”

Fioretto: in  ogni contrarietà e sofferenza, dire:
"Signore, sia fatta la tua volontà! Accetto questa croce a bene dei peccatori!"

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria in onore delle cinque Piaghe per la conversione dei peccatori più ostinati.

 

5° VENERDI': RIPARARE I PECCATI DI ODIO
Dopo l'amore di Dio, il primo comandamento è quello di amare il prossimo. Gesù Cristo inculca spesso e con forti parole, il dovere di amare il nostro simile; espressamente comanda di voler bene anche a coloro che ci fanno del male. Quanti rancori, quante vendette, quante lotte nella società e nelle famiglie! Il Cuore di Gesù resta gravemente offeso per tante iniquità ed è necessario ripararlo. Questo quinto venerdì ha il compito di riparare gli odii e di ottenere a tante anime la forza di perdonare le offese ricevute. Ma prima di riparare per gli altri, conviene che noi stessi siamo in pace con tutti.

Fioretto: perdonare le offese per amore di Gesù e fare la pace con coloro verso i quali abbiamo nutrito rancore.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria in onore delle cinque Piaghe, per coloro che durante la vita ci hanno offeso.

 

6° VENERDI': RIPARARE I PECCATI CONTRO LA PUREZZA
Iddio Creatore ci ha formato di anima e di corpo. L'anima è la parte più nobile di noi e dobbiamo salvarla a tutti i costi. Il corpo, quantunque sia inferiore all'anima, merita il massimo rispetto; perchè è sacro. Se è sacro il Calice della Messa, perchè trattiene per pochi minuti il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo, tanto più lo è il corpo umano, perchè si ciba del Corpo e del Sangue di Gesù con la Comunione; inoltre perchè è stato santificato dalle acque battesimali e dal Sacro Crisma e perchè tempio dello Spirito Santo. E come pecca chi profana un vaso sacro, così pecca gravemente chi profana il proprio corpo o quello altrui. Iddio, per fare custodire dignitosamente il Corpo alle sue creature, ha dato due comandamenti:
il sesto: non fornicare e il nono: non desiderare la persona altrui.
La purezza che il Signore esige è differente secondo il proprio stato. C'è la purezza verginale che deve osservarsi da chi non è legato dal matrimonio, e c'é quella matrimoniale, prescritta agli sposati. Se la coscienza ci rimorde per qualche colpa, prima di riparare il Cuore di Gesù dei peccati altrui, ripariamolo delle nostre colpe; promettiamo di vivere nella massima purezza. Gesù perdona, Gesù dimentica. Vuole però vedere la buona volontà di fuggire le cattive occasioni. Non si pretenda ricevere grazie dal Sacro Cuore se l’anima è vittima del peccato impuro.

Fioretto: custodire bene la purezza nelle azioni, negli sguardi e nei pensieri.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, per riparare il Cuore di Gesù delle disonestà che si commettono nel  mondo.

 

7° VENERDI': RIPARARE I PECCATI DI SCANDALO
Uno dei peccati più gravi è lo scandalo, perchè per mezzo di esso il male si moltiplica nelle anime.
Si chiama scandalo la spinta o l’occasione di fare peccare gli altri. Questo male può farsi eccitando qualcuno al peccato o insegnando a commetterlo. Ordinariamente si chiama scandalo il cattivo esempio in fatto di moralità.

Fioretto: se qualche persona o qualche famiglia sono motivo di peccato o di scandalo, per amore del Cuore di Gesù, troncare con essa ogni relazione.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, per riparare il Sacro Cuore degli scandali che ricevono i piccoli.

 

8° VENERDI': RIPARARE I CATTIVI DISCORSI
Davanti al tribunale di Dio bisognerà dar conto di tutto ciò che si è fatto durante la vita. Il Giudice Divino domanderà ragione anche delle parole. Sono discorsi disonesti o immorali quelle conversazioni su argomenti delicati di purezza, fatte per ridere e per scherzare, ovvero per dilettarsi di ciò che Dio proibisce Il cattivo discorso è per lo più un vero peccato. Non giova dire: Ormai siamo grandi!... Certe cose si conoscono già!... Coloro che ascoltano ne sanno più di me!...Non esca mai dalla nostra bocca la parola indecente, la frase equivoca, ovvero il discorso immorale. Non ascoltiamo mai volentieri il cattivo parlare che altri ardissero tenere alla nostra presenza; ascoltarlo con piacere costituisce già una colpa. Abbiamo il dovere d'impedire, nei limiti del possibile e con modi opportuni, il discorso immorale, rimproverando chi avesse la sfacciataggine di farlo davanti a noi. Il demonio che spinge al cattivo parlare i suoi servi, infonde la paura ed il rispetto umano nei buoni, affinché lascino parlare senza interrompere. Si superi dunque la paura della critica altrui e sì richiami con energia chi parlasse senza ritegno.
Si dirà: «Mi pare di mancare di rispetto a dare un rimprovero e temo di perdere l'amicizia!». Non è così! Chi parla scandalosamente, non merita rispetto, anzi merita disprezzo, perchè offende la dignità di chi ascolta. Perdere l'amicizia di una persona immorale è un bene, non già un male. Chi è ripreso energicamente, difficilmente si permetterà di parlare sboccato. Se dopo un giusto rimprovero qualcuno riderà alle nostre spalle, dandoci del «bigotto», conviene restare contenti, pensando: "Ho compiuto il mio dovere! Ho dato gloria a Dio! Ho impedito l’opera di Satana! Ho guadagnato un premio per il Cielo!"

Fioretto: fuggire la conversazione immorale e rimproverare chi parlasse scandalosamente.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, in riparazione delle offese che riceve Gesù a motivo dei discorsi scandalosi

 

9° VENERDI': RIPARARE PER LA STAMPA CATTIVA
Come si fa a sapere se la stampa è buona ovvero cattiva?
Dagli argomenti che tratta e dalla maniera di trattarli. E' cattivo il libro che parla male della santa religione, del Papa, dei Sacerdoti e di quello che Gesù ha insegnato. E' pure cattivo il libro che tratta di argomenti indecenti o tendenti alla disonestà.

Fioretto: distruggere al più presto la stampa cattiva che si trovasse in famiglia.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, per riparare il Cuore di Gesù dei peccati che produce la stampa cattiva.

 

10° VENERDI':  RIPARARE I DIVERTIMENTI MONDANI
Fioretto: privarsi dei divertimenti, ove ci sia pericolo di offendere Gesù, ed esortare gli altri a fare altrettanto.

Preghiera: ogni giorno della settimana recitare cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, in riparazione dei peccati che si fanno nei cinema, nelle danze e nelle spiagge.

 

11° VENERDI': RIPARARE LA PROFANAZIONE DELLA FESTA
Il Signore vuole essere onorato sempre, ma specialmente nel suo giorno. Eppure il giorno festivo suole essere quello in cui la Divinità è più offesa. Il lavoro è un dovere; chi lavora, dà gloria a Dio. Nella domenica e nelle feste comandate chi lavora senza una ragione vera e propria forte, è reo di peccato grave. Chi tralascia la Santa Messa durante la settimana, cioè nei giorni feriali, non offende Dio. Chi trascura di assistere al Santo Sacrificio nella festa, se non c'è un grande impedimento, commette una grave colpa. E quanti milioni di anime tralasciano la Messa alla domenica!
Le anime pie si dedichino ogni festa a questa riparazione ed ecco la maniera pratica. Oltre alla Messa prescritta, si ascolti, potendo, un'altra Messa per coloro che la tralasciano colpevolmente. Tutte le opere buone della domenica si offrano a Dio in riparazione della profanazione festiva, cioè a tale fine s'indirizzi la Comunione, il Rosario, le altre pratiche di pietà ed i sacrifici.

Fioretto: fare attenzione affinché in famiglia nessuno profani il giorno festivo.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, per riparare i peccati che si commettono nella festa.

 

12° VENERDI': RIPARARE I DELITTI
Il quinto comandamento «non ammazzare» è tra i più importanti del Decalogo. L'omicidio volontario è uno dei quattro peccati che gridano maggiormente vendetta al cospetto di Dio. Uccidere un bambino di pochi mesi, anzi di un giorno o di un'ora dopo che Dio l'ha creato, è delitto maggiore che togliere la vita ad una persona adulta. La Santa Chiesa colpisce di scomunica chi opera questo misfatto ed anche chi lo consiglia o vi coopera.
Perchè uccidere un bambino prima che veda la luce è peccato più grave degli altri delitti? I motivi sono diversi. Un adulto che viene ucciso, avrà fatto qualche mancanza o avrà provocato l'avversario; il bambino invece è innocente del tutto. Un uomo maturo, che venga assalito, potrebbe difendersi; il bambino è nell'impotenza. Un adulto ucciso potrebbe andare in Paradiso, perchè è stato battezzato; il bambino non può andare in Cielo, perchè senza Battesimo.

Fioretto: dire spesso: "Eterno Padre, vi offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo, in sconto dei miei peccati e di quelli dell'umanità"

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, per la conversione di coloro che stanno nelle carceri.

 

13° VENERDI': RIPARARE LE INGIUSTIZIE
La regola per amare il prossimo è: non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi. Se il mondo è pieno di ingiustizie, lo si deve alla violazione di questo grande precetto. Si deve rispettare la roba altrui, senza appropriarsi ingiustamente di alcuna cosa del prossimo. Eppure, quanti furti si fanno! E non mancano su questo punto soltanto i così detti «ladri di professione», ma sono veri ladri tutti quelli che fanno ingiustizie nelle vendite e nelle compere, che alterano la merce, che trattengono il denaro altrui ricevuto per sbaglio, che trascurano di pagare i debiti, che non danno la giusta mercede agli operai, che esigono troppo interesse dal denaro prestato, che non restituiscono la roba trovata...gravi ingiustizie si commettono nel far perdere l'impiego ad onesti padri di famiglia, nel testimoniare il falso a danno di qualcuno, nell'incolpare innocentemente gli altri, nei rendere pubblica una mancanza importante che sia ancora segreta...le ingiustizie del mondo sono innumerevoli.

Fioretto: non pensare male degli altri, non mormorare e non fare male ad alcuno.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, per riparare il Cuore di Gesù dei peccati d'ingiustizia.

 

14° VENERDI': RIPARARE I PECCATI PROPRI E QUELLI DELLA FAMIGLIA
Dice la Sacra Scrittura: “Non dimenticarti dei peccati commessi nel passato.” Il ricordo delle colpe passate non deve opprimere l'anima, ma deve servire di stimolo a ricorrere a Dio con umiltà e fiducia, pensando che Gesù è padre di misericordia. Quantunque il Cuore di Gesù abbia perdonato i nostri peccati, abbiamo noi il dovere della riparazione. Ognuno ripari in questo quattordicesimo venerdì tutto il male operato in vita con i pensieri, con le parole, con le azioni e con ogni specie di omissione.
Si dica a Gesù:
Lava col tuo Sangue l'anima mia! Brucia nelle fiamme del tuo Cuore ogni mia scelleratezza!
Conviene riparare pure i peccati della nostra famiglia. Anche quando una famiglia si dice cristiana, non sempre tutti i suoi membri vivono da veri cristiani. In ogni famiglia si è soliti commettere dei peccati.
I devoti del Sacro Cuore prendano l'impegno di questa riparazione.
E' cosa ottima che questa opera si compia sempre e non soltanto nel corso dei quindici venerdì. Perciò si raccomanda alle anime pie di scegliere un giorno fisso della settimana, in cui fare atti di riparazione per i peccati propri e per quelli della famiglia. Nel giorno stabilito per questa riparazione si preghi molto, ci si comunichi e si compiano altre opere buone. E' lodevole la pratica di far celebrare, quando c'è la possibilità, qualche Santa Messa, con l'intenzione di riparare.

Fioretto: scegliere un giorno fisso, per tutte le settimane, e riparare il Cuore di Gesù dei peccati propri e di quelli della famiglia.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria in onore delle Sante Piaghe, in riparazione dei peccati della propria famiglia.

 

15° VENERDI': PREGARE PER I MORIBONDI
II tempo è uno dei più grandi doni che Iddio possa farci. Utilizzando il tempo, possiamo arricchirci di meriti per tutta l'eternità. L'unico affare interessante della vita è la salvezza dell'anima. Purtroppo si vive come se si dovesse restare sempre su questa terra. Eppure si deve morire! Non tutti sono pronti a presentarsi a Dio serenamente, perchè tanti vivono in peccato. Ma guai a trovarsi in disgrazia di Dio nell'ora della morte! Ogni giorno muoiono centinaia di migliaia di persone. Il Sacro Cuore di Gesù, che è morto in Croce per tutti, desidera che tutti muoiano nella sua grazia. Siccome tra i moribondi ci sono anche dei peccatori ostinati, conviene muovere la divina misericordia a farli convertire, almeno nella ultima ora. Gesù non nega a nessuno la sua grazia, come non la negò al ladrone pentito, prima di emettere l'ultimo respiro. Quest'ultimo venerdì serve a consolare il Sacro Cuore, con la preghiera per conversione dei peccatori moribondi. Pregare per gli agonizzanti dovrebbe essere la premura di ogni anima pia, per tutti giorni, poiché ogni giorno le anime partono per l'eternità. Quando siamo a conoscenza di qualche moribondo, interessiamoci di fargli ricevere i Santi Sacramenti. Chi trascura questo grave dovere, si rende responsabile davanti a Dio. Se variamo a sapere che qualche moribondo rifiuta i conforti religiosi, offriamo a Dio con fede le preghiere e sacrifici. Se possiamo, facciamo celebrare qualche Santa Messa per la sua buona morte. Domandiamo a Dio qualche sofferenza o croce particolare a bene del moribondo irreligioso. Avverrà allora un aumento straordinario di grazia, per cui l'infermo riconoscerà il suo triste stato e facilmente potrà ritornare a Dio. Quello che si fa per i peccatori moribondi è grandemente accetto al Sacro Cuore di Gesù. Quante anime si possono salvare ogni giorno, facendo l'apostolato a vantaggio degli agonizzanti! La carità che usiamo agli altri, Iddio farà sì che venga un giorno usata a noi. Quando saremo sul letto di morte, il Sacro Cuore susciterà altre anime che preghino per noi.

Fioretto: ogni sera, prima di prendere riposo, rivolgerci questa domanda: Se questa notte venisse la morte, come si troverebbe l'anima mia? Se qualche grave peccato rimorde la coscienza, facciamo un atto di dolore perfetto, promettendo di confessarci al più presto.

Preghiera: recitare ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, per i moribondi della giornata.